Un uomo davanti a Dio

Marco 14:26-31

Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento
(Matteo 26:30-35Luca 22:31-34Giovanni 13:36-38)
26 Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
27 E Gesù disse loro: “Voi tutti sarete scandalizzati, perché è scritto: ‘Io percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse‘. 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”. 29 Ma Pietro gli disse: “Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò”. 30 E Gesù gli disse: “In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte”. 31 Ma egli diceva più fermamente: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

Marco 14:66-72

Gesù rinnegato da Pietro
(Matteo 26:69-75Luca 22:54-62Giovanni 18:15-18, 25-27)
66 Essendo Pietro giù nella corte, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 visto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso e disse: “Anche tu eri con Gesù Nazareno”. 68 Ma egli lo negò, dicendo: “Io non so né capisco quello che dici”. Poi uscì fuori nell’atrio e il gallo cantò. 69 E la serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire a quelli che erano lì presenti: “Costui è di quelli”. Ma egli lo negò ancora. 70 E di nuovo, di lì a poco, quelli che erano lì dicevano a Pietro: “Sicuramente tu sei di quelli, anche perché sei galileo”. 71 Ma egli iniziò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell’uomo che voi dite”. 72 E subito per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte”. E a questo pensiero si mise a piangere.